Le linee ferroviarie

LA FERROVIA ROMA - ALBANO LAZIALE - CAMPOLEONE - ANZIO - NETTUNO

di Rosario Serafino

Nato come collegamento fra il litorale di Anzio e Nettuno con Roma attraverso Albano Laziale, questa lunga ferrovia subì variazioni importanti quando venne costruita la direttissima Roma - Napoli. In tal modo Nettuno venne collegata a Roma attraverso la nuova stazione di Campoleone, rendendo superflua la tratta fra Campoleone e Albano Laziale, soppressa dopo pochi anni. 

Oggi di quella lunga e gloriosa ferrovia restano due tratte separate molto frequentate soprattutto da pendolari. In particolare la tratta Roma - Nettuno è fra le linee più frequentate e spesso sovraffollate tanto che si parla spesso di progetti di raddoppio di binari per consentire una maggiore frequenza dei convogli. 

Nulla resta più del folto traffico merci che tra Aprilia ed Anzio poteva contare su numerosi raccordi.

Indice

  1. STORIA DELLA LINEA

  2. DATI TECNICI 

  3. IMMAGINI DELLA FERROVIA

  4. RINGRAZIAMENTI E FONTI

  5. STESURA E AGGIORNAMENTI

Mappa della ferrovia

1. STORIA DELLA LINEA

La linea Roma – Albano Laziale fu l’ultima dei Castelli Romani ad essere realizzata. Nel 1856 infatti era stato realizzato il collegamento con Frascati, mentre nel 1863 era stata realizzata la tratta per Velletri. Per ovviare a tale mancanza nel 1880 venne costruita una tramvia a vapore che da Roma Portonaccio, attraverso Ciampino, conduceva a Marino. Purtroppo le asperità presenti lungo il percorso ed in particolare il forte dislivello esistente per giungere a Marino, mostrarono tutti i limiti di un tale collegamento.

Intanto nel 1881 venne firmato un decreto reale per la costruzione di una ferrovia che unisse Nettuno a Cecchina ed Albano Laziale. I lavori iniziarono sollecitamente tanto che il 23 marzo del 1884 la linea venne inaugurata. La nuova linea a Cecchina incrociava la linea Roma – Velletri: in tal modo da Roma era possibile giungere sia a Nettuno e sia ad Albano con un trasbordo a Cecchina, anche se i tempi di percorrenza risultavano piuttosto lunghi. Per ovviare alla scomodità di un tale collegamento, si progettò una ferrovia che raggiungesse direttamente Albano Laziale: per superare le diverse asperità del percorso, fu necessario scavare quattro gallerie e realizzare un viadotto a sei arcate nei pressi di Marino. Il 23 ottobre 1889 la linea venne inaugurata, sostituendo la vecchia tramvia a vapore: le fermate erano a Ciampino superiore, Marino e Castel Gandolfo. La gestione della linea venne affidata dalla proprietaria Ferrovie Secondarie Romane (FSR) alla Società Veneta, ma subito dopo iniziarono una serie di trasferimenti di gestione che durarono per molti anni: l’1 novembre 1891 la gestione passò alla Rete Mediterranea, nel 1905 alle Ferrovie dello Stato, l’1 aprile 1908 nuovamente alle FSR e, infine, l’1 gennaio 1918 passò definitivamente alle Ferrovie dello Stato.

La ferrovia ebbe una buona importanza nel collegamento Roma – Albano Laziale sia per il traffico viaggiatori che per quello merci. La trazione era ovviamente a vapore.

Il 16 luglio 1920 venne inaugurato il primo tratto fino a Campoleone della direttissima fra Roma e Napoli: l'area della stazione di Campoleone venne così ad intersecarsi con l'esistente linea fra Roma, Albano e Nettuno, fatto che determinò l'instradamento nettamente più veloce dei treni per Anzio e Nettuno attraverso la nuova linea. Da questo momento, quindi, la ferrovia Roma – Nettuno ebbe una storia separata dalla Roma – Albano Laziale.

La storia della Roma – Albano e del tronco Albano - Campoleone dal 1920 in poi

Persa ormai ogni importanza, la tratta da Albano a Campoleone venne relegata a semplice collegamento locale, non generando alcun traffico significativo considerando che l'unica stazione su questa tratta, Cecchina, era collegata a Roma direttamente attraverso la ferrovia Roma - Velletri. Fu così il 31 ottobre 1927 venne soppresso il tratto Albano – Cecchina, mentre il 1° marzo 1935 venne sospesa la tratta Cecchina - Campoleone (alcune fonti riportano il 30 aprile come data di sospensione), chiusa definitivamente al traffico il 25 settembre 1938.

Nel 1927 venne attivata la nuova fermata di Villini, in un’area destinata ad ospitare insediamenti per vacanza nell’area del lago di Albano. Gli anni trenta portarono un miglioramento nei collegamenti fra Roma e Albano grazie all’introduzione delle automotrici: la frequenza delle corse aumentò grazie alla diminuzione dei tempi di percorrenza. Il 1° agosto 1939 venne attivata la fermata di Sassone sul luogo di una casa cantoniera.

La seconda guerra mondiale non portò danni particolari alla linea che continuò il suo servizio senza interruzioni significative. Il 22 dicembre 1947 la tratta Ciampino – Albano venne elettrificata consentendo anche su questa linea l’utilizzo della trazione elettrica. Nella prima metà degli anni cinquanta venne attivata la fermata di Acqua Acetosa, in una zona destinata ad un buon incremento edilizio.

Negli anni settanta il servizio merci sulla linea divenne sempre più raro fino a scomparire.

Nel 1984 venne realizzata la fermata di Villetta, nei pressi di un’area in espansione edilizia, mentre nel 1986 venne soppressa la fermata di Villini, la cui frequentazione era ormai minima. 

Il 19 settembre 1989 venne attivata la fermata di Pantanella.

Attualmente la Roma - Albano Laziale conta su una ventina di corse feriali di cui alcuni limitate alla tratta Ciampino - Albano Laziale, mentre nei giorni festivi il servizio è ridotto a sette corse.

La storia della Campoleone – Nettuno dal 1920 in poi

Con l’inoltro dei convogli sulla nuova direttissima fra Roma e Campoleone, il litorale di Anzio e Nettuno venne raggiunto più facilmente sia dal traffico viaggiatori che da quello merci. Ma la presenza della ferrovia a raso lungo il litorale iniziò a cozzare contro la forte espansione edilizia che andava caratterizzando i centri di Anzio e Nettuno: fu per questo che il 21 giugno 1925 iniziarono i lavori per creare una variante della linea che correva più a monte evitando passaggi a livelli. Furono anche costruite le nuove stazioni di Anzio e Nettuno: quest’ultima venne costruita di tipo “passante” anziché di “testa” in quanto il progetto, mai realizzato era quello di prolungare la linea verso Littoria (Latina) e Terracina. L’inaugurazione della nuova variante avvenne il 18 giugno 1934. Negli stessi anni vennero attivate nuove fermate lungo la linea: Campo di Carne, Padiglione e Anzio Colonia.

Il 21 agosto 1935 l’intera linea venne elettrificata consentendo così collegamenti più veloci e comodi grazie alla trazione elettrica.

Il 17 novembre 1939 i due comuni di Anzio e Nettuno vennero riuniti sotto un’unica amministrazione denominata “Nettunia”: la stazione di Nettuno cambiò pertanto denominazione in Nettunia, Anzio venne chiamata Nettunia Porto e Anzio Colonia venne denominata Nettunia Colonia. Dopo alcuni anni le denominazioni ritornarono ad essere quelle originarie.

Il 18 luglio 1940 su questa linea vennero realizzati i primi collegamenti in Italia con treni navetta aventi una composizione bloccata (E.626 con dieci carrozze).

Ma la seconda guerra mondiale era alle porte e provocò notevoli danni alla linea che venne sospesa il 10 settembre 1943 quando già il servizio era ormai ridotto al lumicino. Riparati rapidamente i danni bellici, la linea riprese a funzionare nel settembre del 1944 anche se, causa interruzione ancora esistente nei pressi di Pomezia, i treni vengono deviati via Cecchina, riaprendo provvisoriamente la tratta Cecchina – Campoleone. La situazione tornò alla normalità con l’avvenuta riattivazione della Direttissima il 1° luglio 1946.

Nel 1949 venne attivata la nuova fermata di Villa Claudia, seguita nel luglio 1950 da Lido di Lavinio.

La graduale diminuzione dell’importanza del porto di Anzio comportò, agli inizi degli anni settanta, una contrazione del traffico merci gestito dalla stazione di Anzio: il 3 novembre 1975 fu l’ultimo giorno di funzionamento del raccordo portuale che venne poi abbandonato e smantellato. 

Il 17 ottobre 1999 venne attivata la nuova fermata di Marechiaro, inizialmente a binario singolo, mentre a fine novembre dello stesso anno venne attivato anche il secondo binario così da renderla atta agli incroci.

Attualmente la Roma - Nettuno conta su una ventina di corse feriali, mentre nei giorni festivi il servizio è dimezzato.

L'orario della linea nel 1938, già divisa in due tronconi dopo la soppressione della tratta Albano - Campoleone

L'orario della linea nel 1959

2. DATI TECNICI
  Tratta Roma - Albano Tratta Albano - Campoleone Tratta Campoleone - Nettuno
Situazione della linea in servizio dismessa in servizio
Lunghezza (intera tratta: 121+810 km) 28+414 km 12+334 km 25+620 km
Numero binari 1 1 1
Trazione elettrica 3000 V cc diesel elettrica 3000 V cc 
Scartamento ordinario ordinario ordinario
Esercizio D.C.O. (sede Roma) dismessa D.C.O. (sede Roma)
Pendenza 26 per mille 29 per mille 14 per mille
Altitudine massima m. 361 s.l.m. (Albano Laziale) m. 361 s.l.m. (Albano Laziale) m. 126 s.l.m. (Campoleone)
Altitudine minima m. 49 s.l.m. (Roma Casilina) m. 126 s.l.m. (Campoleone) m. 6 s.l.m. (Nettuno)
Fermate intermedie 8 + 2 soppresse 1 8
Province attraversate Roma Roma, Latina Latina, Roma
Interconnesioni
  • a Roma: linee per varie destinazioni
  • a Ciampino: linee per Cassino, Frascati, Albano Laziale
  • a Cecchina: linea per Roma e Velletri
  • a Campoleone: linea per Roma e Formia
  • a Campoleone: linea per Roma e Formia
 

Minuetto ME 61 per Roma in sosta sul secondo binario della stazione di Albano Laziale nel 2008

3. IMMAGINI DELLA FERROVIA

Di seguito vengono riportate le schede di ciascun sito rilevante della ferrovia con notizie e documentazioni, nonché immagini d'epoca e attuali.

Tratta Roma - Albano Laziale
Per le stazioni tra Roma e Ciampino si veda l'articolo sulla ferrovia Roma - Cassino - Napoli
La fermata di Acqua Acetosa
La fermata di Sassone
La fermata di Pantanella
La fermata di Marino Laziale
La fermata soppressa di Villini
La fermata di Castel Gandolfo
La fermata di Villetta
La stazione di Albano Laziale
Tratta soppressa Albano Laziale - Campoleone
La linea fra Albano Laziale e Cecchina
La fermata di Cecchina
La linea fra Cecchina e Campoleone
Tratta Roma - Campoleone - Nettuno
Per le stazioni tra Roma e Campoleone si veda l'articolo sulla ferrovia Roma - Formia - Napoli
La stazione di Campoleone
La fermata di Aprilia
La fermata di Campo di Carne
La fermata di Padiglione
La fermata di Lido di Lavinio
La fermata di Villa Claudia
La fermata di Marechiaro
La fermata di Anzio Colonia
La fermata di Anzio
La vecchia linea ed il raccordo per Anzio Porto
La stazione di Nettuno

 

 

Regionale da Roma per Nettuno in sosta sul primo binario della stazione di Marechiaro

4. RINGRAZIAMENTI E FONTI

Per la stesura del presente articolo, si ringrazia:

Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it

5. STESURA E AGGIORNAMENTI

Articolo pubblicato il 14 giugno 2015.

 

Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it