Le linee ferroviarie

LUNGO LA JONICA: LA FERROVIA DELLA NATURA, DEL MARE E DELL'ARCHEOLOGIA

di Rocco Della Corte

Una Aln 663 singola – ma al di là del tecnicismo rende di più definirla ‘solitaria’ -  che grida vendetta portando i pochi passeggeri nostalgici o ignari lungo un itinerario che dà spettacolo angolo dopo angolo. Questa la fotografia al primo impatto della linea Jonica Nord, ultimo tratto – il più settentrionale in un profondo Sud tra Calabria e Basilicata – che da Trebisacce conduce a Metaponto in un contesto di sapori, odori, panorami e scorci destinati ad imprimersi forzosamente nel cuore e nell’anima di chi li scruta. Dalle spiagge sassose dell’alto Jonio cosentino, che a settembre cominciano a sfollarsi di bagnanti lasciando il posto ai gabbiani intenti a godersi le scogliere, fino ai profumi inebrianti della piana metapontina, dove un arcobaleno di odori accompagna il viaggio fino al capolinea. Di questa ineguagliabile linea ferroviaria oggi resta, oltre a qualche treno circolante negli orari più improbabili, molto rammarico per l’ennesimo clamoroso caso del mancato sfruttamento delle potenzialità di un binario che avrebbe ancora molto da dire. “Una storia sbagliata”, per dirla alla De Andrè, ed è così che a cavallo tra l’antica Sibari, i cui scavi sono affascinanti e misteriosi, e Metaponto, dove il tempio di Hera con il suo tramonto mozzafiato lascia incantati come bambini nella più profonda e pura delle ingenuità, scorre una strada ferrata ricca di storia e di passione.

Indice

  1. STORIA DELLA LINEA

  2. IMMAGINI DELLA FERROVIA

  3. RINGRAZIAMENTI E FONTI

  4. STESURA E AGGIORNAMENTI

1. STORIA DELLA LINEA

Il tratto tra Metaponto/Marconia e Trebisacce entrò in funzione d’estate, come estivi sono i luoghi che attraversa la linea, il 18 agosto 1869. Partita da Reggio Calabria, l’intera Jonica fu attivata nel periodo compreso tra il 1866 e il 1875. La Società Vittorio Emanuele si occupò dei lavori di costruzione, compreso il tratto Nord, mentre il sopraggiunto fallimento della ditta portò al completamento dei lavori fino a Crotone e Catanzaro ad opera della Società italiana per le strade ferrate meridionali.

Il trasporto passeggeri era importante, poiché fino al completamento della Tirrenica da Sud al centro-Nord si passava solamente tramite la Jonica. Con gli innesti della Metaponto-Battipaglia e la Roma-Napoli direttissima la rete ferroviaria vide la comparsa di valide alternative, ma i centri costieri e soprattutto lo spostamento delle merci (agrumi, mais, angurie e altri prodotti tipici) mantennero più che discreto il traffico nella dorsale jonica.

I collegamenti trasversali non mancano: a Metaponto ci sono i bivi per Potenza e Tranto a Sibari per Castiglione Cosentino lungo la tratta Paola-Cosenza.

La Tirrenica visse una profonda modernizzazione, mentre la Jonica si trovò in un ritardo spaventoso: solo il 13 novembre 1989 venne elettrificata la tratta tra Sibari e Taranto, ma il lavoro risultò abbastanza vano poiché il resto della linea è rimasta a trazione diesel. Per il collegamento con Cosenza via Sibari, dunque, si possono utilizzare locomotive elettriche, mentre per i servizi a lunga percorrenza restano con anni di onorata carriera le D 445 a svolgere il loro onesto lavoro, insieme alle Aln 668. Tuttora le loco elettriche che transitano nella parte Nord della Jonica sono delle ‘Tigri’ E 652 in livrea XMPR alla guida di lunghi serpentoni merci. Le composizioni tipo dei pochi convogli circolanti si riducono ad una D 445 + due carrozze tipo UIC X per gli Intercity Taranto-Reggio Calabria e viceversa, e una Aln 668 o Aln 663 per la corsa mattutina Sibari – Metaponto.

Dal dicembre 2012 la circolazione dei treni è stata drasticamente ridotta ed auto sostituita. La stazione di Marconia è stata chiusa (già fermavano pochissimi treni), mentre le altre ridotte a fermate impresenziate o stazioni impresenziate (Scanzano-Montalbano, Policoro-Tursi, Nova Siri- Rotondella, Rocca Imperiale, Montegiordano, Roseto, Amendolara, Trebisacce) Per molti un preludio alla chiusura, in tanti sperano nel rilancio: si sono attivati comitati, soprattutto per il re-inserimento di treni a lunga percorrenza vista la difficoltà di raggiungere anche la vicina Taranto per l’assenza di convogli, oltre alla mancanza di corse per il trasporto regionale. Soppresso l’IC notte Crotone-Milano è andata perduta l’ultima corsa a lunga percorrenza che impegnava la tratta.

L'ultimo regionale: la ALn663.1191 effettua l'unica corsa ferroviaria regionale rimasta su questa tratta della ferrovia Jonica. Oltre a questo regionale, peraltro solo feriale, è presente un intercity che collega Taranto a Reggio Calabria

2. IMMAGINI DELLA FERROVIA

Di seguito vengono riportate le schede di ciascun sito rilevante della ferrovia con notizie e documentazioni, nonché immagini d'epoca e attuali.

Stazione di Trebisacce
Stazione di Amendolara - Oriolo
Stazione di Roseto - Capo Spulico
Stazione di Montegiordano
Stazione di Rocca Imperiale
Stazione di Nova Siri - Rotondella
Stazione di Policoro - Tursi
Stazione di Scanzano Jonico - Montalbano Jonico
Stazione di Metaponto

L'intercity Taranto - Reggio Calabria

3. RINGRAZIAMENTI E FONTI

Per la stesura del presente articolo, si ringrazia:

  • Rosario Serafino

Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it

4. STESURA E AGGIORNAMENTI

Articolo pubblicato il 09 settembre 2015.

 

Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it