La stazione centrale delle FCS di
Sanluri era stata edificata in origine a sud dell’abitato. Per
distinguerla dalla stazione di Sanluri della Compagnia Reale fu
denominata negli orari ferroviari come Sanluri Complementari, mentre
l’altra era designata quale Sanluri Reali (come ci ha gentilmente
segnalato il Sig. Luigi Lupi). Essa era la più importante sulle
linee FCS, essendo l’unica qualificata come stazione di 1° classe,
come dimostra il fabbricato viaggiatori di dimensioni ben più ampie
rispetto a quelli delle altre stazioni. La stazione comprendeva
anche magazzino merci (con relativa gru sul piano caricatore),
magazzino di esercizio, ritirate, rimessa locomotive e officine.
Inoltre, presso la stazione aveva in origine sede la direzione
dell’esercizio delle FCS, prima che queste incorporassero le SFSS
nel gennaio 1921.
La stazione è tuttora esistente quale sede degli uffici dell’ARST-FdS
per il trasporto passeggeri su autobus del servizio
auto-sostitutivo, con il relativo piazzale interno utilizzato come
area di transito e parcheggio delle corriere. Il fabbricato
viaggiatori si presenta in ottime condizioni in quanto è stato
recentemente sottoposto a lavori di restauro. Al di fuori dell’area
comprendente il piazzale degli autobus, presso il lato sinistro
dell’ingresso per gli automezzi si trova l’ex scalo merci delle FCS,
forse impiegato come deposito delle FdS.
Dati tecnici
Situazione del sito: rimangono
il fabbricato viaggiatori (sede delle FdS), le officine, l’ex magazzino
merci (chiuso) e l’edificio nell’area sud-est della stazione adibito in
passato a magazzino di esercizio
Centri abitati serviti: Sanluri
Altitudine: metri 114 s.l.m
Distanza da Isili: km 50
Distanza da Villacidro: km 20
Numero binari in stazione: 3
per il servizio viaggiatori, più il tronchino del magazzino merci ed il
tronchino della rimessa locomotive
Trasporti pubblici per i centri
abitati: autolinee per le principali località dell’area
Notizie su Sanluri - Conosciuto
nel Medioevo con il nome di Sellori, al pari di Furtei fece parte dal XI
secolo della curatoria di Nuraminis, di cui fu eletto capoluogo agli
inizi del XIV secolo. Vi fu edificato dai Giudici cagliaritani un grande
castello, innalzato a difesa dei confini con il Giudicato di Arborea.
Nel 1345 il re Pietro d’Aragona e Mariano IV stipularono a Sanluri un
trattato di pace e nel 1355 la cittadina inviò propri rappresentati al
primo parlamento sardo. Divenuto possedimento dei Giudici di Arborea,
nel 1388 fu ceduto da Eleonora d’Arborea agli Aragonesi e riconquistato
due anni dopo. Dopo essere stato concesso in feudo a Giovanni De Sena
con il titolo di visconte, nel 1470 fu conquistato da Leonardo Alagon,
quindi passò per investitura agli Enriquez. Nel XVI secolo fu venduto ai
Di Castelvì; successivamente (1733) divenne dominio degli Aymerich,
signori di Laconi, che lo mantennero fino all’abolizione dei feudi nel
1839.
Da visitare il castello medievale, uno dei più notevoli ed il meglio
conservato tra quelli tuttora esistenti ai nostri giorni in Sardegna.
Realizzato a partire dal XII secolo, si presenta come una possente
costruzione di struttura quadrangolare; ai quattro angoli sono presenti
le torri merlate. L’edificio è posto nel centro abitato di Sanluri; la
sua realizzazione risale al periodo in cui il Giudicato di Cagliari era
sotto l'influenza dei Pisani. Dopo la battaglia di Sanluri nel 1409, nel
corso della quale le truppe giudicali furono sconfitte dall’esercito
condotto da Martino il Giovane, Infante di Aragona, il castello divenne
dominio degli Aragonesi che nel 1436 ne ampliarono la struttura
originaria. Attualmente l’edificio, annualmente visitato da un folto
pubblico, è sede del Museo Risorgimentale “Duca D'Aosta” ove sono
custoditi numerosi cimeli di guerra risalenti a battaglie combattute tra
il XIX secolo (nel corso del Risorgimento italiano) e la prima guerra
mondiale (1915-1918), oltre a una notevole collezione di dipinti e
arredi d’epoca. Il Museo è opera del Generale Nino Villa Santa
(1884-1960), dietro espresso incarico del Duca D’Aosta.
Accanto al Castello, vanno ricordate altresì la piccola chiesa di San
Rocco, bell’esempio di architettura tarda gotico-aragonese con
l’artistico portale del XV secolo sulla facciata, ornato di una
pregevole scultura, e la chiesa parrocchiale del ’700 edificata in forme
di derivazione piemontese, che va considerata fra le più notevoli chiese
barocche in Sardegna; ripartita all’interno in tre navate con ampio
transetto, presenta la bella cupola su alto tamburo ed è affiancata dal
campanile di struttura aragonese con sommità a cupolino. Non va poi
dimenticato il Museo Etnografico dei Cappuccini, situato in un'ala del
convento risalente al 1612. Al suo interno sono conservati vari reperti
provenienti da chiese e conventi in Sardegna dell’ordine dei Cappuccini,
tra cui paramenti sacri, calici, statuette in avorio e tele di autori
riferibili al ’600-’800, oltre a manufatti realizzati dai padri
Cappuccini in varie epoche e ad attrezzi da lavoro.
Tra le specialità gastronomiche locali merita citazione il pane tipico
di Sanluri, conosciuto ed assai apprezzato in tutta l’isola, che viene
confezionato in grandi forme secondo regole rigorosamente artigianali.
Le immagini
Il casello 28 (al km 50+111), posto
all’interno dell’abitato di Sanluri presso l’incrocio tra Via Bologna e
Viale Rinascita
L’attuale aspetto della stazione FdS di
Sanluri Centro, vista dal piazzale esterno
La stazione FdS di Sanluri Centro,
vista dal piazzale interno
Lo scalo merci FCS di Sanluri posto nei
pressi dell’ingresso per il piazzale degli autobus
Foto d’epoca della stazione FCS di
Sanluri Centro, con una locomotiva Breda in sosta ed un carro merci scoperto
(per gentile concessione del Sig. Stefano Tuveri)
Planimetria dell'impianto (per gentile
concessione del sig. Salvatore Di Martino)