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LA FERROVIA NAPOLI - FORMIA - ROMA |
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La stazione di LATINA (LT) |
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La stazione di Latina ha
avuto una inaugurazione in diverse occasioni. All'epoca della
costruzione della direttissima, che giunse nell'area attualmente
occupata da Latina scalo agli inizi degli anni venti, l'abitato di
Latina non esisteva ancora. Pertanto, in questo luogo, venne
realizzata una fermata nella località allora chiamata "Villaggio
Cupido". Successivamente, tale fermata venne a trovarsi nell'area
interessata dalle grandiose opere di bonifica dalle paludi e,
proprio per consentire il veloce trasporto di merci e persone verso
Roma, venne richiesto da più parti la costruzione di un impianto
adeguato a tali necessità. Fu così che a gennai 1929 si approvò il
progetto per la nuova stazione ferroviaria la cui costruzione venne
iniziata a settembre dello stesso anno. Il 26 novembre 1932 la nuova
stazione venne inaugurata alla presenza di Mussolini che giunse da
Roma con una automotrice ALb48 (secondo alcune fonti fu proprio in
tale occasione che venne coniato il termine "littorina" per indicare
le automotrici). La stazione prese il nome di Littoria, dalla nuova
città che venne costruita poco lontano da qui ed inaugurata pochi
mesi prima. Presso la stazione sorse un piccolo centro denominato
inizialmente "Littoria stazione". La stazione di Littoria assunse da
subito grossa importanza sia per il trasporto viaggiatori che per
quello merci. La seconda guerra mondiale causò diversi danneggiamenti alla linea ed anche il cavalcavia ferroviario nei pressi della stazione risultò distrutto. Nel 1946 la città di Littoria mutò il suo nome in Latina e pertanto anche la stazione cambiò denominazione, mentre il centro abitato sul luogo della stazione assunse la denominazione di Latina Scalo. Diversi erano i raccordi industriali presenti presso la stazione. In direzione Napoli, appena usciti dalla stazione, sulla sinistra, è presente un tronchino: in origine il binario proseguiva parallelamente alla linea per alcuni metri per poi immettersi in un'azienda di prodotti agricoli. Sembra che il raccordo sia stato in uso fino a metà degli anni settanta. Attualmente non ne resta traccia. In direzione Roma, sono presenti due raccordi. Il primo raccordo che si incontra effettua un'ampia curva verso Sud per poi dividersi in tre binari paralleli ed immettersi in un vasto piazzale che costituisce il terminal intermodale di Latina, attualmente non più utilizzato. In origine il raccordo conduceva ad uno zuccherificio, inaugurato nel 1937, anche se il raccordo ferroviario è stato probabilmente realizzato nel dopoguerra. Lo zuccherificio ha poi chiuso i battenti alla fine degli anni settanta. Nell'area dismessa, dal 1995 è stato realizzato il terminale intermodale che ha iniziato la sua attività nel 2000: il raccordo ferroviario realizzato ha utilizzato parte del vecchio raccordo per lo zuccherificio, ovviamente opportunamente adeguato. Per qualche anno, dai tre binari del terminal ferroviario, sono partite tre coppie di treni al giorno con destinazione Domodossola, Milano Segrate e Piacenza. Purtroppo nel 2009 l'impianto è stato abbandonato dai clienti, anche per cause contingenti, lasciando desolatamente vuoto il terminal. Da allora il raccordo non è stato più utilizzato anche se i progetti di recupero sono stati numerosi. Il raccordo è tutto esistente ed agibile. Superato il raccordo per il terminal intermodale, in direzione Roma, era presente un secondo raccordo, rimasto in uso fin verso il 2005 o 2006 con una industria chimica. Il raccordo è ancora esistente anche se in parte sepolto dalla vegetazione. Attualmente la stazione conta su tre binari passanti destinati al servizio viaggiatori e dotati di marciapiede e collegati fra loro da un sottopassaggio: i binari di corretto tracciato sono l'1 ed il 2, mentre il terzo è destinato ad eventuali precedenze o a convogli aventi origine e destinazione in questa stazione. Sono inoltre presenti diversi tronchini nell'ex scalo merci, lato Roma. |
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Le immagini |
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![]() La stazione all'esterno |
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![]() Panoramica della stazione con il fabbricato merci |
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![]() I binari in direzione Napoli: il tronchino sulla sinistra, fino alla fine degli anni settanta, continuava come raccordo per un'azienda di prodotti agricoli |
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![]() I binari in direzione Roma: sulla sinistra il binario di raccordo con il centro intermodale, attualmente inutilizzato |
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![]() Lo scalo merci con il piano caricatore |
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![]() E464.129 in testa al regionale veloce Roma - Benevento ad agosto 2014 |
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![]() Panoramica della stazione dal primo binario |
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![]() Regionale per Roma in sosta sul primo binario |
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![]() Panoramica della stazione |
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![]() I binari in direzione Roma con un ETR 450 in uscita verso Roma ed un regionale in arrivo in stazione |
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![]() Panoramica dei tre binari passanti |
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![]() Intercity Reggio Calabria-Roma affidato ad un ETR 450 in sosta in stazione ad agosto 2014 |
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![]() E656.025 in testa ad un convoglio in arrivo in stazione nel 2008 |
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![]() Il centro intermodale desolatamente vuoto ad agosto 2014 |
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![]() I tre binari del centro intermodale desolatamente vuoto ad agosto 2014 |
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![]() La situazione dei raccordi intorno alla stazione alla fine degli anni ottanta: attualmente il raccordo per l'azienda di prodotti agricoli (a destra) è scomparso, il raccordo per lo zuccherificio è stato trasformato nel raccordo per il terminal intermodale al momento inutilizzato, il raccordo per l'industria chimica (a sinistra in alto) è esistente ma non più utilizzato da alcuni anni |
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![]() Inaugurazione della nuova stazione di Littoria, poi Latina nel 1932 |
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![]() Ancora momenti dell'inaugurazione della nuova stazione di Littoria nel 1932 con una ALb48 |
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![]() Veduta dall'alto della stazione negli anni quaranta |
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![]() La stazione all'esterno in una cartolina degli anni cinquanta |
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![]() La stazione all'esterno in una cartolina degli anni sessanta |
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![]() Danni della seconda guerra mondiale alla linea nei pressi di Latina |
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