LA FERROVIA CAMPOBASSO - ISERNIA - VENAFRO - VAIRANO e diramazione per ROCCA D'EVANDRO |
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La stazione di ISERNIA (IS) |
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La
stazione di Isernia
venne inaugurata il 21 marzo 1894
quando qui giunse la linea proveniente da Vairano e quindi da Napoli.
Il 18 settembre 1897 Isernia venne raggiunta anche dalla linea per
Carpinone e Sulmona. Fu proprio per consentire tale collegamento che,
alle porte della città, venne realizzata l'opera forse più ardita di
tutta la linea: il viadotto Santo Spiriro, costituito da 44 arcate da
10 metri l'una, tranne la travata centrale di 60 metri di apertura. La
stazione ebbe da subito grossa
importanza sia per il traffico passeggeri che per quello merci: venne dotata
di diversi binari sia per il servizio viaggiatori che per quello merci,
di una rimessa locomotive, di una piattaforma girevole e di un vasto
scalo merci. Già dai
primi del novecento Isernia era collegata con Roma
attraverso un treno giornaliero
diretto, sebbene con tempi di
percorrenza piuttosto alti. Fino agli anni trenta del novecento la trazione a vapore la fece da padrone per le linee molisane, poi iniziarono a circolare le prime automotrici che consentirono tempi di percorrenza più brevi: la stazione poteva contare su sette collegamenti giornalieri verso Campobasso ed altrettanti verso Vairano (compreso un collegamento diretto per Roma) e su quattro collegamenti giornalieri con Sulmona. Anche il traffico merci risultava essere piuttosto vivace. La seconda guerra mondiale portò danni ingenti alla stazione ed alla ferrovia, soprattutto verso Venafro e Vairano: Isernia era considerata obiettivo strategico dagli alleati che la bombardarono più volte fra settembre e novembre 1943 provocando centinaia di vittime fra i civili e distruggendo quasi interamente il patrimonio immobiliare. Solo agli inizi del 1953 la ferrovia venne ripristinata fino a Vairano consentendo nuovamente il collegamento del Molise con Napoli e Roma. In tale occasione venne anche inaugurata la nuova stazione, completamente ricostruita nelle forme attuali. Dagli anni sessanta i collegamenti attraverso Isernia diventarono più vivaci con un maggior numero di collegamenti. Gradualmente entrarono in funzione anche nuovi collegamenti diretti fra Campobasso e Roma e fra Campobasso e Napoli. Con gli anni ottanta iniziò la flessione del servizio merci che subì notevoli ridimensionamenti: tale situazione comportò alla fine degli anni novanta la soppressione del servizio con lo smantellamento dello scalo merci della stazione che nel 2010 è stato asfaltato e destinato a parcheggio auto e stazionamento autobus. L'11 ottobre 2010 è stata chiusa la tratta per Sulmona a seguito di necessaria manutenzione dei rotabili. In realtà da allora il servizio ferroviario non è stato più ripristinato ed attualmente la ferrovia è sostituita da corse di autobus. Attualmente la stazione di Isernia è capolinea di un solo convoglio mattutino da e per Campobasso (normalmente attestato sul binario 3), mentre sono diverse le corse giornaliere che la collegano verso Campobasso e verso Cassino-Roma e Caserta-Napoli e che utilizzano i soli binari 1 e 2. La biglietteria è abilitata dal lunedì al venerdì al mattino tranne il mercoledì che è abilitata al pomeriggio. Sono presenti un bar - buffet ed un edicola. All'esterno è la fermata degli autobus sia del servizio urbano che di servizi regionali ed autoservizi sostituivi. Da segnalare che è già stato avanzato il progetto di realizzare un museo ferroviario nella ormai inutilizzata rimessa locomotive. A tal fine si notano su uno dei binari tronchi diversi tender di locomotive a vapore, lasciati lì da diversi anni in attesa di tale realizzazione. |
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Le immagini |
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La stazione all'esterno |
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Panoramica dell'interno della stazione |
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L'interno della stazione con i binari 1 e 2 destinati attualmente ai servizi in orario |
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Panoramica della stazione |
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Tronchino in direzione Venafro |
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Panoramica dei binari lato rimessa, in fase di dismissione |
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Il binario tronco denominato 3 adibito al servizio viaggiatori per l'unico convoglio che attualmente effettua capolinea qui al mattino presto da e per Campobasso. Sulla destra è il binario 4 attualmente non utilizzato |
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L'ex fabbricato dello scalo merci con il piano caricatore: il lato esterno è stato ristrutturato ed asfaltato nel 2010 ed ospita il terminal bus ed un parcheggio auto |
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La rimessa locomotive attualmente in fase di ristrutturazione |
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La rimessa locomotive come si presentava nel 2006 |
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I binari in uscita lato Campobasso |
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I binari in uscita lato Venafro |
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Panoramica della stazione e, sullo sfondo, l'ex fabbricato dormitorio ferrovieri |
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Minuetto diesel in sosta nella stazione |
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Lo stesso Minuetto diesel in uscita dalla stazione in direzione Venafro |
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Una coppia di ALn668 in sosta sul quarto binario nel 2006: oggi le ALn668 sono quasi scomparse da queste linee, sostituite dalle ALn663 e dai Minuetto diesel |
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Ancora una panoramica della stazione nel 2006 |
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Alcuni locotender fermi in stazione nel 2006, ma ancora presenti a tutt'oggi, preservati in attesa del progettato museo ferroviario che sarebbe dovuto sorgere nella ex rimessa locomotive |
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La stazione di Isernia come si presentava alle origini in una cartolina del 1919 |
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La stazione di Isernia negli anni trenta con la pensilina realizzata sul primo binario |
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La stazione di Isernia poco dopo la ricostruzione postbellica alla fine degli anni cinquanta |
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Il grandioso viadotto Santo Spirito alle porte di Isernia alla fine dell'ottocento |
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Il grandioso viadotto Santo Spirito alle porte di Isernia in una cartolina d'epoca |
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Il grandioso viadotto Santo Spirito alle porte di Isernia in una cartolina d'epoca |
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