Le linee ferroviarie

LA FERROVIA ROMA - FRASCATI

di Rocco Della Corte e Rosario Serafino

Fu la prima ferrovia della capitale, costruita tra alterne vicende politiche e con due stazioni terminali lontane dai centri abitati tanto che venne definita "la ferrovia che non parte da Roma e non arriva a Frascati". E difatti non ebbe il successo sperato che invece arrivò quando i due terminali vennero spostati finalmente nei centri di Roma e Frascati. Oggi è una delle ferrovie maggiormente frequentate dai pendolari tanto che si parla continuamente di potenziamento. In questo articolo ripercorriamo la storia di questa breve ma importante strada ferrata. 

Indice

  1. STORIA DELLA LINEA

  2. IL PERCORSO DELLA LINEA

  3. IL FUTURO DELLA LINEA

  4. DATI TECNICI 

  5. IMMAGINI DELLA FERROVIA

  6. RINGRAZIAMENTI E FONTI

  7. STESURA E AGGIORNAMENTI


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1. STORIA DELLA LINEA

Pochi anni dopo la costruzione della prima ferrovia italiana, la Napoli – Portici, anche lo stato Pontificio si prodigò per avere la sua prima ferrovia. Venne scelto il tracciato fra Roma e Frascati visto che la cittadina dei Castelli Romani era sede di dimore nobiliari e meta preferita di villeggiatura anche dalle famiglie vicine al pontefice.
I lavori di costruzione, iniziati nel 1848, si trascinarono per diversi anni a causa delle alterne vicende politiche dello stato che causarono anche notevoli intoppi di natura burocratica al regolare svolgimento dei lavori. Nessuna particolare difficoltà venne incontrata lungo il percorso se si eccettua la realizzazione della galleria di Ciampino, lunga 184 metri e i cui ingressi erano preceduti da lunghe trincee.
Finalmente il 7 luglio 1856 la linea venne inaugurata con una sontuosa cerimonia ed una corsa inaugurale. Il 14 luglio iniziò il servizio regolare con cinque coppie di treni giornalieri che percorrevano la linea in poco meno di mezz'ora: vennero previste due fermate intermedie a Galleria di Ciampino ed a Valle Vermiglia. Il materiale rotabile era composto da sei locomotive di fabbricazione inglese (Sharp & Steward e Brids Adams) e da diverse carrozze viaggiatori. Le quattro principali locomotive avevano i nomi dei Santi Pio, Pietro, Paolo e Giovanni, nomi scelti dal Papa Pio IX.
All'iniziale entusiasmo per il nuovo mezzo di trasporto, si contrappose la scomodità dell'ubicazione delle stazioni capolinea, costruite lontano dai due centri abitati. A Roma, infatti, la stazione venne costruita fuori delle mura urbane, a Porta Maggiore, per evitare di dover sventrare le mura stesse. Analogamente a Frascati la stazione venne costruita in località Campitelli, a 3 km dal centro abitato, per evitare che la ferrovia affrontasse la forte ascesa verso il colle su cui sorge la cittadina, ed oltretutto per accedere dai binari al fabbricato di stazione occorreva due ripide rampe di scale, molto scomode soprattutto se si trasportavano merci. Tutto questo comportò un traffico ben al di sotto delle aspettative: la ferrovia venne definita come un treno che non partiva da Roma e non arrivava a Frascati e pertanto si continuava a preferire le carrozze a cavalli che, pur impiegando un tempo maggiore, partivano comodamente dal centro. A nulla valse la costruzione di un grosso edificio di intrattenimento con tanto di sale da gioco e teatro nei pressi della stazione di Frascati nel tentativo di richiamare passeggeri da Roma, tanto che dopo pochi anni il locale venne chiuso data la scarsa frequentazione.
Pochi mesi dopo l'inaugurazione, il deragliamento di un convoglio, fortunatamente senza conseguenze sui viaggiatori, portò alla sospensione del servizio per effettuare lavori di ulteriore miglioramento della linea. Il servizio riprese il 12 ottobre 1857.
Il 23 luglio 1859 per la prima (ed unica) volta, il pontefice Pio IX percorse la ferrovia utilizzando il sontuoso e ricco convoglio costruito in legno massiccio a Parigi e donato al pontefice dalle due società che gestivano all'epoca le ferrovie romane. Il convoglio era composto da tre carrozze (oggi conservate al Museo di Palazzo Braschi): la prima aveva un terrazzo a balaustra per consentire di impartire le benedizioni papali; la seconda era quella privata; la terza era costituita da una cappella per le preghiere.
Negli anni '60 dell'ottocento iniziarono una serie di trasformazioni della linea a seguito della costruzione di nuove ferrovie e di nuove stazioni. Nel 1862 il primo tratto della linea di circa tre chilometri fra Porta Maggiore e biforcazione del Pigneto venne chiuso e sostituito da un nuovo tracciato che sostanzialmente ricalca l'attuale ferrovia. Poco dopo iniziarono i lavori per portare la stazione ferroviaria di Roma verso il centro cittadino: venne scelta un'area nei pressi delle Terme di Dicoleziano. L'inaugurazione della nuova stazione di Roma Termini avvenne nel 1874: in pari data venne abbandonata la vecchia stazione di Porta Maggiore, poi successivamente demolita.
Più complicati e dispendiosi del previsto, furono invece i lavori per portare la ferrovia anche al centro di Frascati, iniziati nel 1881. Per poter superare il dislivello, venne creata una lunga ansa di circa tre chilometri che comunque comportò il raggiungimento di una pendenza massima del 35 per mille. L'inaugurazione della nuova stazione di Frascati avvenne il 2 febbraio 1884: il fabbricato della stazione venne costruito affianco ai binari come una stazione di tipo "passante" anche se lo scopo era quello di poter disporre di un'asta di manovra che terminava in una breve galleria oltre la stazione stessa.
Nel 1890 la ferrovia passò sotto la gestione della Rete Mediterranea: per unificare i tracciati delle ferrovie che facevano capo ad essa, venne costruita una stazione più grande a Ciampino e su di essa vennero fatte confluire le ferrovie che avevano origine a Roma e destinazione verso i Castelli Romani e la Ciociaria. In tal modo anche la ferrovia per Frascati subì una serie di modifiche nel tracciato dalle porte di Roma fino alla Galleria di Ciampino: il risultato fu l'attuale percorso.
Nel 1905 la gestione della ferrovia passò alle Ferrovie dello Stato. Alla fine degli anni trenta iniziarono i lavori di elettrificazione della linea che si conclusero il 23 giugno del 1941.
La seconda guerra mondiale portò notevoli danni alla linea in considerazione del fatto che Frascati divenne sede del comando supremo tedesco per le operazioni nel Mediterraneo. L'8 settembre del 1943 un forte bombardamento alleato distrusse Frascati e, naturalmente, buona parte degli impianti ferroviari. Ciò non impedì ai Tedeschi di portare proprio a Frascati due enormi cannoni montati su carri ferroviari intorno al 5 febbraio 1944. L'area della stazione divenne la zona di fuoco mentre per il ricovero venne utilizzata la galleria di Ciampino. I due cannoni vennero utilizzati per lanciare micidiali proiettili verso la zona di Anzio. Tale situazione durò fino al maggio del 1944 quando, a seguito dell'offensiva alleata, i cannoni vennero portati verso Civitavecchia dove vennero poi catturati dagli alleati stessi.

La ricostruzione della ferrovia fu veloce tanto che già alla fine del 1945 tornò a funzionare con trazione a vapore, mentre il 1° ottobre 1947 venne ripristinata anche la trazione elettrica. Negli anni sessanta i complessi di ALe790 ed ALe880 lasciarono il posto alle ALe803 anche perché la linea si andava sempre più affermandosi come ferrovia a traffico pendolare. Il traffico merci subì invece una lenta flessione fino a scomparire alla fine degli anni settanta. Agli inizi degli anni ottanta i servizi passeggeri vennero affidate alle ALe801/940. Agli inizi degli anni novanta, la gestione della linea passò dalla Dirigenza Unica al servizio a spola: la stazione di Frascati venne declassata a fermata impresenziata, eliminando tutti i binari e lasciando in servizio solo l'ex secondo binario. Tutta l'area ferroviaria dall'ex terzo binario allo scalo merci, è stata trasformata nel corso dell'ultimo decennio in parcheggio. Recenti lavori hanno restituito ai viaggiatori il fabbricato di stazione che era inagibile da alcuni anni. Nel frattempo anche l'area dell'ex primo binario è in fase di ripristino, forse nell'ottica di aumentare il numero di convogli che attualmente circolano sulla linea, data l'alta frequentazione.

L'orario della linea nel 1938

L'orario della linea nel 1959

L'orario della linea nel 1967

2. IL PERCORSO DELLA LINEA

Fino a Ciampino, la ferrovia ha il percorso in comune con quella per Cassino. Da Ciampino la linea si porta verso Sud-Est e poi verso Est, attraversando i quartieri periferici di Ciampino entrando in una trincea che poi la porta a sottopassare la Via Agnanina con una breve galleria denominata "Galleria di Ciampino". Uscita dalla galleria la linea si mantiene con un andamento verso Est, sottopassando la Via Tuscolana per poi giungere alle porte di Frascati nei pressi della località Campitelli ove un tempo aveva il suo capolinea. Con un'ampia ansa la linea si porta in ascesa verso il centro di Frascati e, dopo aver attraversato la Via Gregoriana con un bel viadotto, giunge alla sua stazione terminale.

Planimetria della linea del 1925

3. IL FUTURO DELLA LINEA

Il futuro della linea è attualmente incerto. Di sicuro non le manca una buona frequentazione di pendolari per la quale risulta, spesso, insufficiente. A tal fine sembrerebbe che l'intenzione sia di ripristinare un secondo binario di testa a Frascati e di costruire anche una nuova stazione, a servizio del comune di Grottaferrata, che verrà denominata ‘Villa Senni’ e che ospiterà gli incroci dai convogli decongestionando la stazione di Ciampino da cui la linea si diparte. Queste migliorie infrastrutturali permetteranno un aumento delle corse e un miglioramento del servizio, conquista meritata per la storica linea a servizio della città castellana di 21.000 abitanti.

La stazione di Frascati in una cartolina d'epoca dei primi del novecento

4. DATI TECNICI

Situazione della linea in servizio
Lunghezza 23+584 km
Numero binari 1
Trazione elettrica 3000 V cc
Scartamento ordinario
Esercizio a spola
Pendenza massima 35 per mille
Altitudine massima m. 300 s.l.m. (Frascati)
Altitudine minima m. 49 s.l.m. (Roma Casilina)
Fermate intermedie 2 + 3 soppresse
Province attraversate Roma
Interconnesioni
  • a Roma: linee per varie destinazioni
  • a Ciampino: linee per Cassino, Velletri, Albano Laziale

La stazione di Frascati nel 2010

5. IMMAGINI DELLA FERROVIA

Di seguito vengono riportate le schede di ciascun sito rilevante della ferrovia con notizie e documentazioni, nonché immagini d'epoca e attuali.

La stazione di Frascati nell'estate del 2013

6. RINGRAZIAMENTI E FONTI

Per la stesura del presente articolo, si ringrazia:

  • Pier Angelo Marchese.

Ringraziamo altresì Alessandro Cenci e Claudio Tondi per le segnalazioni sul testo.

Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it

7. STESURA E AGGIORNAMENTI

Articolo pubblicato il 25 gennaio 2014.

 

Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it