LA FERROVIA CANCELLO - AVELLINO - BENEVENTO e diramazioni CODOLA - NOCERA INFERIORE e SARNO - SALERNO via Bivio Santa Lucia

La stazione di AVELLINO (AV)

La stazione di Avellino venne inaugurata il 31 marzo 1879 quando qui giunse la linea proveniente da Napoli e Cancello: fu una grossa conquista per il capoluogo irpino che finalmente poteva contare su un collegamento veloce (per quei tempi) con Napoli, sia per i viaggiatori e sia per le merci. E questo nonostante fosse posizionata in posizione periferica rispetto al centro abitato, a metà strada col centro di Atripalda.

La ferrovia non si fermò ad Avellino ma i lavori continuarono in direzione Benevento, dove la ferrovia giunse l'8 marzo 1891. Due anni dopo la stazione divenne nodo di interscambio con l'inaugurazione della linea che collegava il capoluogo irpino con il territorio interno: il 27 ottobre 1893 entrò in funzione la tratta da Avellino fino a Paternopoli, mentre il 27 ottobre 1895 la ferrovia giunse fino alla stazione di Rocchetta Santa Venere (oggi Rocchetta Sant'Antonio-Lacedonia). In tal modo la stazione di Avellino divenne un nodo di discreta importanza: venne dotata di diversi binari sia per il servizio viaggiatori che per quello merci, di una rimessa locomotive, di una piattaforma girevole e di un vasto scalo merci.

Fino agli anni trenta del novecento la trazione a vapore la fece da padrone per le linee avellinesi, poi iniziarono a circolare le prime automotrici che consentirono tempi di percorrenza più brevi: la stazione poteva contare su una decina di collegamenti giornalieri verso Cancello, Napoli e Nocera Inferiore e su altrettanti collegamenti con Benevento, oltre a 5 o 6 collegamenti giornalieri con Rocchetta Sant'Antonio. Anche il traffico merci risultava essere piuttosto vivace. Col dopoguerra iniziarono anche collegamenti diretti con Napoli via Nocera Inferiore che consentirono un ulteriore abbattimento dei tempi di percorrenza col capoluogo partenopeo portandoli a 90 minuti. Questa situazione rimase praticamente inalterata negli anni a venire.

Nel 1980 la stazione, come tutta l'area dell'Irpinia, venne colpita da un disastroso terremoto: notevoli furono i danni a tutte le infrastrutture tanto che le linee ferroviarie rimasero interrotte per diverso tempo. Frettolosamente furono abbattute tutti i fabbricati viaggiatori per costruire anonimi casotti. La stazione venne pertanto ricostruita ed inaugurata nel 1984 quando riprese a funzionare anche la tratta per Rocchetta Sant'Antonio: in quell'occasione, nel nuovo orario, venne inserito addirittura un treno rapido svolto con ALn663 che al mattino partiva da Avellino e raggiungeva Benevento in coincidenza col rapido per Roma, mentre alla sera avveniva il contrario; tale collegamento venne poi soppresso l'anno successivo.

E’ di quel periodo la costruzione del raccordo per lo stabilimento Isochimica dove avveniva la scoibentazione dell’amianto dalle carrozze ferroviarie. A distanza di anni questa lavorazione sta determinando una recrudescenza di malattie legate a patologie dovute ad inalazione di amianto. Dopo circa 30 anni cominciano le prime morti fra lavoratori dell’Isochimica, abitanti del quartiere e ferrovieri. L'inchiesta in corso ha assodato che, inizialmente, i lavori di scoibentazione delle carrozze ferroviarie dall'amianto avvenivano su un binario tronco della stessa stazione, senza alcuna protezione, in attesa che fossero pronti i capannoni con relativo raccordo!

Alla fine degli anni ottanta venne istituito il nuovo treno diretto Avellino - Mercato San Severino - Roma, convoglio che rimase in funzione, con una buona frequentazione, fino al 9 settembre 2012.

Con l'orario 1997 venne istituito un collegamento diretto notturno Avellino - Milano e viceversa: in genere era composto da due carrozze di seconda classe, una di prima ed una cuccette trainate da una D345 con carro generatore nVrec. Il convoglio in partenza da Avellino in tardo pomeriggio, raggiungeva prima Benevento e poi Caserta, dove veniva agganciato all'espresso 839 Salerno - Caserta - Milano. L'inverso avveniva al mattino quando l'espresso da Milano giungeva a Caserta e da qui le carrozze per Avellino venivano sganciate. Purtroppo nonostante l'importanza del collegamento, che soprattutto nei fine settimana viaggiava pieno, nel 2003 tale treno è stato soppresso.

Nello stesso periodo fu anche istituito un servizio “veloce” che in circa 75 minuti collegava Avellino con Napoli con l’effettuazione di poche fermate. Intorno al 2008 la stazione perse anche lo scalo merci con il relativo ufficio spedizioni: a pesare su questa decisione, oltre al generale ridimensionamento del servizio merci su scala nazionale (con accentramento dei servizi ferroviari su pochi grandi nodi), anche la mancata apertura del raccordo per l'area industriale ASI di Pianodardine, raccordo realizzato interamente nel 1998 ma solo a novembre 2015 collegato alla rete. Nello stesso periodo vennero installati i tabelloni elettronici nell'atrio della biglietteria, sui binari e nei sottopassaggi.

Con gli ultimi anni, il servizio ferroviario ha subito sempre maggiori ridimensionamenti a causa dei tagli, talvolta indiscriminati, operati dalla Regione Campania, che si sono accaniti soprattutto sulle aree interne. E così dal 12 dicembre 2010 la tratta da Avellino a Rocchetta Sant'Antonio è stata sospesa (e in pratica soppressa), tagliando tutta l'alta Irpinia dai collegamenti ferroviari nazionali. Ma i tagli indiscriminati non si sono limitati a questa tratta: dal 2010 sono stati soppressi anche i collegamenti diretti veloci con Napoli via Nocera Inferiore e ridimensionati i collegamenti con Benevento e con Salerno. Addirittura dal 9 settembre 2012, sempre a seguito dei tagli decisi dalla Regione Campania, è stata soppressa l'intera tratta da Mercato San Severino a Benevento, isolando anche Avellino dal traffico ferroviario nazionale. Fortunatamente, anche a seguito delle numerose proteste sollevatesi, la soppressione è durata meno di due mesi: il 28 ottobre 2012 è stato ripristinato il servizio ferroviario fra Mercato San Severino e Benevento, sebbene in maniera limitata. Attualmente, infatti, sono attive 2 coppie giornaliere di treni per Salerno (integrate da una coppia feriale di autobus) e 5 coppie giornaliere di treni per Benevento (integrate da due coppie feriali di autobus). A questi servizi si aggiunge una coppia di autobus feriali e limitata al periodo scolastico sulla tratta per Lioni, ultimo servizio residuo della tratta Avellino - Rocchetta Sant'Antonio. Non è stato invece ripristinato il convoglio interregionale che, fino al 9 settembre 2012, da Benevento raggiungeva Roma nella prima mattinata passando anche da Avellino, mentre nel tardo pomeriggio ripartiva dalla capitale per il percorso inverso: nonostante una buona frequentazione lungo tutta la tratta attraversata, infatti, la Regione non ha ritenuto necessario mantenerlo. Il 16 novembre 2015, dopo 20 anni dalla realizzazione, è stato allacciato alla rete il raccordo per l'area industriale ASI di Pianodardine, anche se al momento non si sa ancora che traffico potrà generare. Il 20 novembre 2015 sono stati messi fuori uso gli storici segnali ad ala, sostituiti dai più moderni segnali luminosi. Contemporaneamente sono stati destinati al normale traffico ferroviario i soli binari 1 e 2, tagliando definitivamente il collegamento della linea per Rocchetta, ormai sospesa da dicembre 2010.

E' ovvio che, con un servizio così limitato, anche il traffico viaggiatori sia ridotto all'osso: la stazione è attualmente dotata di cinque binari passanti serviti da marciapiede e di diversi ulteriori binari passanti e tronchi che un tempo servivano per i servizi merci, ma vengono utilizzati solo i primi due binari. Di conseguenza anche i servizi in stazione sono minimi: la biglietteria è aperta ma solo al mattino e dal lunedì al venerdì e resiste soltanto il posto Polfer, mentre sono ormai chiusi l'edicola e il bar, un tempo attività fiorenti. All'esterno è la fermata degli autobus sia del servizio urbano che di servizi regionali ed autoservizi sostituivi.

Situazione del sito fermata in uso - biglietteria abilitata dal lunedì al venerdì al mattino

Ubicazione (freccia verde)

Indirizzo Via Francesco Tedesco - Avellino (AV)


Visualizzazione ingrandita della mappa

Zone servite Avellino (a 1 km), Atripalda (a 1 km)
Altitudine 302 metri slm
Distanza da Cancello 73+706 km
Numero binari esistenti 5 passanti per il servizio viaggiatori serviti da marciapiede (ma utilizzati solo i primi due), ulteriori passanti e tronchini non utilizzati
Accessibilità ottima - stazione segnalata
Servizi in stazione posto polfer
Parcheggio auto all'esterno della stazione
Altri mezzi pubblici in loco autobus locali e regionali all'esterno della stazione

Le immagini

La stazione all'esterno

Panoramica della stazione all'interno con l'ampio fascio binari

ALn668.1811 in servizio regionale fra Avellino e Benevento in sosta sul primo binario

Minuetto MD040 in sosta sul primo binario

ALn668.1830 in servizio regionale fra Avellino e Benevento in sosta sul primo binario

ALn668.1811 in servizio regionale fra Avellino e Benevento in sosta sul primo binario

I tabelloni elettronici installati nella stazione

ALn668.1872 proveniente da Mercato San Severino in ingresso in stazione sotto il segnale di protezione ad ala in funzione fino al 20 novembre 2015

Il segnale di protezione ad ala in direzione Mercato San Severino in funzione fino al 20 novembre 2015

Altro segnale ad ala in stazione in funzione fino al 20 novembre 2015

Mezzi di servizio in sosta in stazione

Ancora il segnale ad ala delle foto precedenti: si notino sulla destra i numerosi carri merci in sosta nello scalo merci quando era ancora attivo

I binari in uscita in direzione Rocchetta Sant'Antonio (sulla sinistra) e Mercato San Severino (sulla destra)

Panoramica dello scalo merci quando ancora era attivo nel 2008 con numerosi carri merci e tir

Ancora una panoramica dei binari in uscita lato Mercato San Severino

Ricordi dello scalo merci ancora in attività nel 2008: il locomotore diesel per manovre D214.1035 in sosta nell'area merci

Altri ricordi per lo scalo avellinese: locomotore D345 con carro generatore nVrec che conduceva qui fino al 2000 le carrozze dell'espresso Avellino - Milano, poi soppresso

La rimessa della stazione

Segnale di protezione ad ala nei pressi del passaggio a livello di Atripalda

Il passaggio a livello di Atripalda

Il binario in ingresso alla stazione ripreso dal passaggio a livello di Atripalda

Il fabbricato ferrovieri alle spalle della stazione, da tempo inutilizzato

Cartolina d'epoca della stazione risalente ai primi del novecento

Cartolina d'epoca della stazione risalente ai primi del novecento

Cartolina d'epoca della stazione risalente ai primi del novecento

Cartolina d'epoca della stazione risalente ai primi del novecento

Cartolina d'epoca della stazione risalente agli anni trenta

Cartolina d'epoca della stazione risalente agli anni trenta

Cartolina d'epoca della stazione risalente agli anni trenta

Cartolina con l'esterno della stazione negli anni sessanta: si noti la presenza della filovia

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