Le linee ferroviarie

LA FERROVIA FOGGIA - MANFREDONIA

di Rosario Serafino

La ferrovia Foggia - Manfredonia, nonostante i diversi progetti originari, è sempre stata un collegamento secondario anche se abbastanza frequentato, sopratutto nel periodo estivo. Attraversando zone scarsamente abitate, è diventata oggi un collegamento a spola fra i due capolinea. Eppure avrebbe potuto costituire parte della Transgarganica, la mai realizzata ferrovia che doveva girare attorno al Gargano.

Indice

Regionale per Foggia in partenza dalla stazione di Manfredonia

LA STORIA

Di un collegamento ferroviario con Manfredonia si iniziò a parlare già a metà dell'ottocento quando si intendeva prolungare la progettata linea Napoli - Benevento via Valle Caudina su Foggia e Manfredonia, così da ottenere una traversale veloce che collegasse Mediterraneo ed Adriatico. Nella realtà questo progetto non venne mai realizzato. Si ricominciò a parlare di un collegamento con Manfredonia nella seconda metà dell'ottocento: stavolta il progetto prevedeva un collegamento fra Manfredonia e Lucera: si doveva trattare di una sorta di traversa che doveva incrociare a Foggia le più importanti linee di collegamento fra il Nord ed il Sud dell'Italia. La linea doveva anche consentire l'inoltro di merci verso il porto di Manfredonia, il più vicino al capoluogo Foggia. Nella realtà la linea finì per essere una diramazione a se stante che collegava Foggia al mare. Il tratto Foggia - Manfredonia venne inaugurato il 12 luglio 1885. La linea aveva una buona frequentazione tanto che il numero di convogli aumentò sempre più. Due erano le stazioni ove poter effettuare incroci in linea e cioè Amendola e Candelaro. A queste due stazioni, successivamente si aggiunsero due fermate, Tortorella e Frattarolo al servizio delle aree agricole della zona, mentre più tardi una nuova fermata venne realizzata a Siponto.

Negli anni '30, dal fascio binari della stazione di Manfredonia si decise di realizzare un doppio collegamento, il primo per avvicinarsi alla città, il secondo per raggiungere il porto mercantile. Il primo collegamento venne realizzato semplicemente prolungando uno dei binari in uscita dalla stazione di Manfredonia dal lato opposto a quello per Foggia per circa 600 metri fino a raggiungere, dopo un passaggio a livello, la parte centrale di Piazza Matteotti dove venne realizzato un semplice marciapiede senza alcun fabbricato viaggiatori: la nuova fermata, inaugurata il 1° luglio 1934, venne denominata "Manfredonia Città" (mentre la stazione principale venne denominata "Manfredonia Campagna") e in essa si attestavano alcuni dei collegamenti diretti con Foggia. Trattandosi di un unico binario, si rendeva poi necessario l'arrivo di una nuova locomotiva dalla stazione di Manfredonia per riportare indietro il treno. Tale situazione migliorò con l'avvento delle littorine.

Il secondo collegamento, quello con il porto mercantile, venne realizzato attraverso un raccordo  che, uscito dal fascio binari della stazione principale, si immetteva sul molo del porto. L'inaugurazione del raccordo avvenne in concomitanza con l'inaugurazione di "Manfredonia Città" il 1° luglio 1934. Tale raccordo servì per le merci ma anche per alcuni collegamenti passeggeri diretti con Foggia negli anni cinquanta e sessanta. Con l'esaurirsi di tali collegamenti e con l'estinguersi del traffico merci, oramai sempre più raro, il raccordo non venne più utilizzato dalla metà degli anni settanta.

Alla fine degli anni settanta erano una quindicina i collegamenti giornalieri fra Foggia e Manfredonia Città con qualche corsa aggiuntiva nel periodo estivo al servizio dei bagnanti che da Foggia raggiungevano le spiagge del Gargano. La frequentazione dei convogli era buona soprattutto per raggiungere il terminale di Manfredonia Città, oramai posto sempre più al centro della cittadina. La stessa stazione di Manfredonia Campagna, una volta estremamente periferica e circondata da terreni, con l'espansione edilizia, era ormai posta nel centro abitato.

Ma la crescita dei veicoli su gomma ed i primi problemi di traffico nella cittadina di Manfredonia, portarono a rendere sempre più difficoltoso l'attestamento dei convogli a Manfredonia Città anche a causa del fatto che la marcia dei convogli in Piazza Matteotti avveniva "a vista" in un tratto non protetto ai pedoni che, soprattutto nel periodo estivo quando la piazza era molto più frequentata, rendeva pericoloso il transito dei convogli, considerando oltretutto che nel periodo estivo la maggiore affluenza sulla linea costringeva all'utilizzo di materiale ordinario non reversibile. Fu così che si decise nel solo periodo estivo di limitare alla stazione di Manfredonia Campagna le corse effettuate con materiale ordinario ossia quelle diurne (grosso modo fra le 8 e le 21).

A metà degli anni ottanta venne soppressa la fermata di Tortorella per la sua scarsa frequentazione, mentre pochissimi oramai erano i convogli che fermavano a Frattarolo. Nel 1989 la linea venne definitivamente limitata alla stazione di Manfredonia Campagna, che nel frattempo aveva riassunto la denominazione di Manfredonia. Il binario in uscita dal fascio binari della stazione venne così asfaltato dal cancello di uscita fino al suo termine in Piazza Matteotti cancellando definitivamente la fermata di Manfredonia Città. Si decise anche di realizzare un servizio "a spola" fra Foggia e Manfredonia ossia con un unico convoglio che collega le due stazioni. Vennero altresì soppresse tutte le fermate intermedie, ad eccezione di Siponto, eliminando anche il binario di incrocio ad Amendola e Candelaro.

In linea è presente un raccordo ferroviario, realizzato agli inizi degli anni settanta, che dalla ex stazione di Frattarolo bypassa Manfredonia fino a giungere all'area industriale ex Enichem, ubicata oltre la cittadina in direzione di Mattinata. Si tratta di una vera e propria bretella che doveva servire sia il porto (caricando sui vagoni il grano scaricato tramite appositi nastri dalle navi) che la Enichem. Nella realtà questo raccordo ha visto il transito di ben poche tradotte fino alla chiusura dell'Enichem. E pensare che per consentire un migliore utilizzo del raccordo si provvide agli inizi degli anni novanta anche a ricostruire l'ex fermata di Frattarolo con un nuovo fabbricato viaggiatori (mai utilizzato) e con la creazione di un fascio binari di idonea lunghezza per ospitare i convogli merci. Attualmente il raccordo sarebbe al servizio dello scalo intermodale dell'area industriale Manfredonia-Monte Sant'Angelo anche se in realtà non sembra sia stato più utilizzato. Lungo la linea è presente anche un secondo raccordo nei pressi di Amendola con la III.a Regione Aerea (aeroporto militare) anch'esso attualmente inutilizzato, ma che nel passato ha visto un intenso traffico di materiali e carri cisterne.

Regionale Manfredonia - Foggia in transito alla ex fermata di Tortorella

IL FUTURO

Negli ultimi anni si è parlato di soppressione della linea Foggia Manfredonia. Certo è che la linea è abbastanza frequentata sia nel periodo invernale che in quello estivo. Vi è anche da dire che è molto forte la concorrenza degli autobus che hanno oltretutto il vantaggio di condurre i passeggeri in pieno centro a Manfredonia, a differenza del treno che ha la sua stazione terminale in periferia. Un'importante traguardo è stato quello della realizzazione da parte del comune di Manfredonia di un parcheggio di interscambio alla stazione e la sistemazione della piazza antistante al fine di rendere più gradevole l'interscambio anche con i bus.

Ancora meglio sarebbe portare la stazione terminale al termine del fascio binari di Manfredonia così da avvicinarla maggiormente al centro abitato: sarebbe possibile recuperare circa 500 metri considerando oltretutto che l'intero piazzale del fascio binari è del tutto inutilizzato al momento anche se pare che tale il piazzale sia ora di proprietà del comune.

Altra possibilità potrebbe essere quella di sfruttare il binario già esistente per il raccordo ferroviario ex Enichem al fine di raggiungere l'area oltre Manfredonia. A tal proposito esiste anche il progetto di un privato. Un'ulteriore possibilità potrebbe essere quella di prolungare tale raccordo almeno fino a Mattinata, facendone soprattutto un tragitto turistico.

Il fascio binari in uscita dalla stazione di Manfredonia e diretto verso la soppressa fermata di Manfredonia Città (al centro) e verso Manfredonia Marittima (a destra)

DATI TECNICI

Lunghezza attuale 35+684 km
Situazione attuale in esercizio fra Foggia e Manfredonia
Numero binari 1
Trazione diesel
Scartamento ordinario
Esercizio a spola
Pendenza massima 13 per mille
Numero stazioni e fermate intermedie 1 in uso al momento (Siponto) e 5 soppresse (Tortorella, Amendola, Candelaro, Frattarolo, Manfredonia Città)
Raccordi III.a Regione Aerea (al km. 16+545) ed ex Enichem (al km. 29+556)
Province Foggia (Puglia)
Connessioni

A Foggia con le linee per Termoli, Bari, Potenza, Napoli

Regionale Manfredonia - Foggia in partenza dalla fermata di Siponto

IMMAGINI DELLA FERROVIA

Nel corso dei diversi sopralluoghi abbiamo realizzato diverse immagini della situazione attuale della linea. Cliccando sul nome nella tabella che segue è possibile accedere alle schede relative a ciascuna stazione con foto e notizie sulla situazione pregressa e quella attuale.

La stazione di Foggia
La fermata di Tortorella
La stazione di Amendola
La stazione di Candelaro
La fermata di Frattarolo
La fermata di Siponto
La stazione di Manfredonia
La fermata di Manfredonia Città
Lo scalo di Manfredonia Marittima

La nuova stazione di Frattarolo con il fascio binari per il raccordo ex Enichem ormai invaso dalla vegetazione

RINGRAZIAMENTI E FONTI

Oltre ad alcuni abitanti delle zone attraversate dalla ferrovia, si ringraziano:

Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it

STESURA E AGGIORNAMENTI

Articolo pubblicato il 30 luglio 2007.

Nessun aggiornamento successivo.

 

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