I rotabili

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Disegni dei fabbricati nelle stazioni delle SFSS 

(Collezione Prof. Luigi Cabras - per gentile concessione)

Ferrovia Chilivani - Tirso

I fabbricati nelle stazioni delle SFSS

Nelle stazioni lungo le linee delle Strade Ferrate Secondarie della Sardegna realizzate su direzione dell’Ing. Alfredo Cottrau di Napoli tra il 1888 ed il 1894, esistevano diversi tipi di fabbricati e strutture accessorie (serbatoi dell’acqua, piani di carico, piattaforme girevoli, gru, ecc.), a seconda dell’importanza del sito.

I fabbricati viaggiatori (FV) presentavano dimensioni più o meno grandi in base alla classe delle stazioni, che nelle SFSS erano distinte in 1°, 2° e 3° classe.

Nelle stazioni di 1° classe, evidentemente di maggior importanza per la consistenza del traffico di passeggeri e per il volume di merci, i fabbricati viaggiatori avevano grandi dimensioni e sulla facciata rivolta verso il piazzale interno erano dotati di 5 ingressi, ciascuno dei quali era sormontato dalla rispettiva targa indicante la destinazione dei locali (MERCI, MAGAZZINO, I CLASSE, II o III CLASSE, CAPO STAZIONE - TELEGRAFO), oltre a 5 corrispondenti finestre al piano superiore. Nel centro della facciata era situata la targa grande recante l’indicazione della località, la progressiva chilometrica dalla stazione al km 0 della linea e l’altimetria sul livello del mare. Sui lati erano invece presenti la sola effige degli ingressi senza apertura e, al piano superiore, una singola finestra, al di sopra della quale vi era un finestrino circolare per la ventilazione del soffitto; erano inoltre presenti anche qui l’indicazione della località, la progressiva chilometrica e l’altimetria della stazione. Elemento caratteristico del FV delle SFSS era dato dalla decorazione metallica che correva lungo i bordi del tetto, in prossimità delle canalette di scolo dell’acqua piovana.

In alcuni casi, come ad esempio nelle stazioni di Ozieri e di Bono sulla ferrovia Chilivani - Tirso, il fabbricato viaggiatori era affiancato dal magazzino merci (MM) con tettoia (T) sul piano caricatore (PC), davanti al quale passava l’apposito tronchino; in tali casi, una caratteristica singolare delle linee SFSS era la posizione asimmetrica sia del deposito che della tettoia rispetto all’asse centrale del FV, in quanto la tettoia era realizzata in modo da coprire il tronchino, probabilmente al fine di proteggere dalle intemperie il personale addetto alle operazioni di carico durante le giornate di maltempo. In altri casi, invece, come nelle stazioni di Alghero Porto e di Tempio Pausania, rispettivamente sulla Sassari - Alghero e sulla Monti - Tempio Pausania, il deposito merci con tettoia e piano caricatore si trovavano separati dal FV in un’altra area della stazione, nella quale a volte era situato anche il piano caricatore per il bestiame (PCB).  

Nelle stazioni di 2° classe, come nel caso di quella di Calangianus sulla linea proveniente da Monti per Tempio Pausania, o di Tresnuraghes, Magomadas e Cuglieri sulla Macomer - Bosa, il fabbricato viaggiatori era di minori dimensioni e presentava solo 3 (anziché 5) ingressi sulla facciata rivolta verso il piano binari (MERCI, I CLASSE, CAPO STAZIONE - TELEGRAFO) e 3 corrispondenti finestre al piano superiore; su un lato era affiancato da un più piccolo edifico a un piano unico con l’ingresso della sala d’aspetto di II-III classe e, di fianco (nel caso di Tresnuraghes), le ritirate. Sull’altro lato si trovava invece il piano caricatore con una semplice tettoia.

Le stazioni di 3° classe, a loro volta, come quelle di Pattada, Bultei, Anela e Bottidda sulla ferrovia Chilivani - Tirso, presentavano il fabbricato viaggiatori simile a quello delle stazioni di 2° classe, con la differenza di essere affiancati dalla sola tettoia sul piano caricatore. Un tipo particolare di FV di 3° classe sulla suddetta ferrovia era quello presente nelle stazioni di Buddusò, Osidda, Benetutti/Nule e Burgos/Esporlatu, in quanto era sempre dotato di 3 ingressi ma aveva maggiori dimensioni e presentava 7 (anziché 3) finestre sulla facciata verso il piazzale interno, di cui 2 al pianterreno e 5 su quello superiore. Tale caratteristica era data dal fatto che le suddette stazioni in origine erano semplici fermate dotate di una cantoniera doppia a singolo ingresso che fu successivamente ampliata in conseguenza della riqualificazione della sosta da fermata a stazione.

Le stazioni di 1° classe erano solitamente dotate, salvo qualche eccezione (come la stazione di Luras sulla Monti - Tempio Pausania), di un edificio a un solo piano ed a doppio ingresso destinato a rimessa delle locomotive a vapore, munito ovviamente degli appositi tronchini di accesso, oltre che, come nella stazione di Bono, della piattaforma girevole per l’inversione di marcia delle locomotive a vapore. Sul retro della rimessa era edificato il fabbricato (solitamente a 3 piani) adibito ad alloggio per il personale addetto alle operazioni di ricovero, manutenzione e manovra del materiale rotabile di trazione in stazione.

Le ritirate per i servizi igienici in stazione potevano essere ricavate da un lato del FV, come avveniva solitamente nelle stazioni di 3° classe, oppure erano situate in un piccolo apposito edificio, situato a breve distanza dal FV; il modello di maggiori dimensioni, come quello ancora presente nella dismessa stazione di Bosa, si caratterizzava per gli ingressi ai lati opposti (in posizione centrale quello degli uomini, spostato su un fianco l’altro destinato alle donne) e per le finestrelle cruciformi su entrambe le fiancate.

Fuori dalle stazioni, lungo le linee SFSS erano situati altri fabbricati quali case cantoniere doppie, caselli e garitte.

Le cantoniere doppie solitamente erano situate presso le fermate semplici (dove passava il solo binario di corsa) o le assuntorie (fermate dotate di tettoia con piano caricatore e relativo tronchino); di regola avevano un’architettura simile a quella dei FV con pianterreno e primo piano, ma disponevano sulla facciata nel piazzale interno di un unico ingresso, affiancato da 2 finestre, più altre 3 al piano superiore. Ai lati vi era invece un ingresso, mentre al posto della finestra era situato un finestrino di piccole dimensioni da cui il cantoniere poteva controllare la linea durante il passaggio dei treni.

Fra le case cantoniere, vi erano anche gli edifici adibiti ad alloggi per il personale sorvegliante sulla ferrovia ed i muratori, come quello presente nella stazione di Osidda situato a breve distanza dal FV sul lato in direzione di Benetutti/Nule, il quale era dotato di tre ingressi e tre finestre sulla facciata verso i binari, più altre 2 finestre sulla facciata opposta e 2 sul lato sud, mentre la parete sul lato nord era completamente murata, forse per proteggere l’edificio dai forti venti gelidi tipici dell’area del Goceano durante la stagione invernale. In tali cantoniere alloggiava il capo tronco della linea, il quale sovrintendeva al lavoro dei cantonieri riguardo la manutenzione ed il controllo dei binari lungo il tronco di competenza.

I caselli (o cantoniere semplici) erano distribuiti lungo tutta una linea, ad una distanza che poteva variare da km 1 a 1,5; di dimensioni decisamente minori rispetto alle cantoniere doppie, di regola erano muniti di un unico ingresso al pianterreno e una singola finestra al primo piano, oltre al finestrino di ispezione sul binario a lato. A seconda della località, i caselli erano dotati di pozzo (qualora nei pressi vi fosse una sorgente d’acqua), oppure di cisterna per il fabbisogno idrico quotidiano del casellante. Per una più accurata descrizione sui caselli SFSS, si rinvia al racconto biografico di Salvatore Fiori sulla linea Macomer - Bosa (http://www.lestradeferrate.it/44macomer/casello27.htm).  

Le garitte potevano anch’esse presentarsi in forme e misure differenti; di regola erano situate in prossimità di un passaggio a livello (su strada, nonché in entrata e/o in uscita da una stazione o fermata) e nei pressi delle leve che azionavano gli scambi per l’accesso ai binari ed ai tronchini in stazione. Sopra l’ingresso nella garitta era posta la targa recante l’indicazione della progressiva chilometrica dalla stazione di partenza della linea; ai lati era invece riportato il numero del fabbricato.

Per finire, va fatto un cenno alle aree in stazione adibite alla pesa dei carichi merci, le quali sulle linee SFSS erano sprovviste di fabbricato per la bilancia (a differenza di quanto si verificava nelle stazioni delle Strade Ferrate Sarde realizzate negli anni ’30); quest’ultima era semplicemente custodita in una sorta di armadio metallico di protezione.

Le immagini

Fabbricato viaggiatori di 1° classe nelle stazioni SFSS, visto dalla facciata sul piazzale interno e di lato

Fabbricato viaggiatori di 2° classe nelle stazioni SFSS, visto dalla facciata sul piazzale esterno; a sinistra è il più basso edificio della sala d’aspetto di II-III classe, mentre a destra è la tettoia sul piano caricatore

Fabbricato viaggiatori di 2° classe nelle stazioni SFSS, visto dalla facciata sul piazzale esterno (in alto) e di sezione dall’alto (in basso)

Fabbricato viaggiatori di 2° classe nelle stazioni SFSS, visto dalla facciata sul piazzale interno (in alto) oltre a una sezione del piano superiore (in basso)

Fabbricato viaggiatori di 2° classe nelle stazioni SFSS, visto dalla facciata sul piazzale interno

Fabbricato viaggiatori di 2° classe nelle stazioni SFSS, visto dal lato dell’edificio della sala d’aspetto di terza classe (in alto a sinistra), dal lato del piano caricatore (in alto a destra), di sezione della facciata (in basso a sinistra) e di sezione di un lato (in basso a destra)

Fabbricato viaggiatori di 3° classe nelle stazioni SFSS, affiancato sulla destra dalla tettoia presso il piano caricatore

Fabbricato viaggiatori di 3° classe nelle stazioni SFSS: sezione del piano superiore (in alto) e del pianterreno con l’attiguo piano caricatore (in basso)

Fabbricato viaggiatori di 3° classe nelle stazioni SFSS del modello ampliato, con 7 anziché 3 finestre sulla facciata verso il piazzale interno (ricostruzione di Luigi Prato)

Edifici delle ritirate presso le stazioni SFSS

Altro tipo di edificio adibito a ritirata nelle stazioni SFSS, di minori dimensioni rispetto ai precedenti, visto di sezione dall’alto (a sinistra) e di facciata (a destra)

Edificio delle ritirate del modello edificato nella stazione di Bosa; si noti l’ingresso uomini in posizione centrale, rispetto a quello per le donne spostato sul lato destro della facciata opposta

Il deposito merci con tettoia, del modello edificato in stazioni SFSS come quella di Ozieri

La rimessa locomotive, vista dall’ingresso dei tronchini (in alto) e di lato (in basso); accanto alla rimessa si nota l’edificio degli alloggi per il personale ferroviario in stazione

L’edificio degli alloggi per il personale ferroviario in stazione, visto di facciata (a sinistra) e di sezione (a destra)

L’edificio degli alloggi per il personale ferroviario in stazione, visto di sezione (piano superiore)

La rimessa locomotive e gli alloggi per il personale ferroviario in stazione, visti di sezione dall’alto

Casa cantoniera doppia, adibita sulle linee SFSS ad alloggio sorvegliante e muratore, come nel caso della stazione di Osidda sulla Chilivani - Tirso

La casa cantoniera doppia, adibita sulle linee SFSS ad alloggio sorvegliante e muratore: pianta del pianterreno

La casa cantoniera doppia, adibita sulle linee SFSS ad alloggio sorvegliante e muratore: pianta del primo piano

Disegni di casello ferroviario (o casa cantoniera semplice)

Casello ferroviario visto dalla facciata sul binario (a sinistra) e di lato (a destra)

Pianta di casello del pianterreno (sinistra) e del primo piano (destra)

Sezione di casello ferroviario e del relativo forno per la famiglia del casellante

Casa cantoniera doppia: disegno del retro (in alto a sinistra), della facciata sul binario (in alto a destra), della pianta del pianterreno (in basso a sinistra) e della pianta del primo piano (in basso a destra)

Casa cantoniera doppia: disegno di uno dei lati (in alto a sinistra), dell’impalcatura del piano superiore (in basso a sinistra) e sezione dell’interno vista da un lato (in basso a destra)

Disegni di garitta piccola, vista dalla facciata sul binario (in alto a sinistra), di lato (in alto a destra), di sezione dall’alto (in basso a sinistra) e di sezione da un lato (in basso a destra)

Disegni di garitta grande, vista dalla facciata sul binario (in alto a sinistra), di lato (in alto a destra), di sezione dall’alto (in basso a sinistra) e di sezione da un lato (in basso a destra)

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